Eccoci alle sospirate vacane. Basta con la vita frenetica, la calura cittadina, lo stress quotidiano del lavoro. Ora è il tempo di "staccare", di "andare via" lontani dalle preoccupazioni, dai ritmi esasperati, dai doveri e dalle responsabilità. Avvicinandosi alla data fatidica della partenza, in cui mare, monti, collina, campagna, laghi, fiumi, non sono più mete lontane, ogni persona fantastica come sarà e senso avrà per se quel periodo: riposo, sole, acqua, natura, aria pura, divertimento, silenzio. Paesi e cultura diverse, nuovi e vecchi amici sono solo alcune delle motivazioni che hanno guidato ogni individuo alla scelta del tempo e del luogo della propria vacanza. Ecco allora in funzione di questa sorta di "licenza" da circa undici mesi di rautine quotidiana ciascuno costruisce idealment il proprio bagaglio (a volte gia molto tempo prima di partire) fatto di vestiti, oggetti, libri eccetera, tutti con un significato spesso diverso da quello di tutti i giorni perchè ogni cosa "da portare via" è particolarmente caricata dalla propria personalità. Se però "essere in vacanza" da un lato consente di esperimere più liberamente il proprio modo d'essere, dall'altro canto è l'occasione di incontrare le energie della natura e di rinnovare con queste un'antica sintonia, vecchia tanto quanto la comparsa dell'uomo sulla Terra.
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